COMUNE DI CIMADOLMO - V° CONCORSO DI PITTURA
Il concorso, organizzato dal Comune di Cimadolmo, è a invito, a tema, ed è annuale. I tema del 2013 è stato Cultura e tradizione nel paesaggio rurale rivierasco. (Cimadolmo è un paese sul Piave). Partecipazione ammessa con una o massimo due opere, ciascuna delle quali corredata da una didascalia a motivazione e commento di ciò che vi è rappresentato. Tecniche consentite olio o acrilico su qualsiasi fondo.
Le opere sono state esposte al pubblico nelle sale della Biblioteca Comunale dal 13 al 22 settembre 2013.
Ho presentato due lavori a inchiostri acrilici (e/o stilografici resi acrilici con l'aggiunta di resina) su carta da cm 44x32.
Uno con titolo "Panevin sulle Grave"
L’altro "Valli da pesca a Piave Vecchia"
Le opere sono state esposte al pubblico nelle sale della Biblioteca Comunale dal 13 al 22 settembre 2013.
Ho presentato due lavori a inchiostri acrilici (e/o stilografici resi acrilici con l'aggiunta di resina) su carta da cm 44x32.
Uno con titolo "Panevin sulle Grave"
L’altro "Valli da pesca a Piave Vecchia"
Panevin sulle Grave
Didascalia: I fuochi dei Panevin illuminano da millenni il paesaggio rurale rivierasco. Alle origini rito purificatorio dal quale si traevano auspici sui raccolti del nuovo anno (Se e fuive va a matina ciol su 'l saco e va a farina, se e fuive e va a sera sarà piena a to caliera) e durante il quale si sacrificava con pane e vino, si è trasformato nel tempo in una festa vespertina durante la quale "ci si sacrifica" mangiando la pinza e bevendo vin brulè. Ma l'aspetto rituale ancora si avverte, e non poco.
Nel quadro ho voluto rendere percepibile questa componente sacrale nell'atmosfera in cui sono immerse le persone, e dare il massimo risalto, oltre che alle fiamme, soprattutto a quelli che del rito sono i veri protagonisti: fumo e faville.
Didascalia: I fuochi dei Panevin illuminano da millenni il paesaggio rurale rivierasco. Alle origini rito purificatorio dal quale si traevano auspici sui raccolti del nuovo anno (Se e fuive va a matina ciol su 'l saco e va a farina, se e fuive e va a sera sarà piena a to caliera) e durante il quale si sacrificava con pane e vino, si è trasformato nel tempo in una festa vespertina durante la quale "ci si sacrifica" mangiando la pinza e bevendo vin brulè. Ma l'aspetto rituale ancora si avverte, e non poco.
Nel quadro ho voluto rendere percepibile questa componente sacrale nell'atmosfera in cui sono immerse le persone, e dare il massimo risalto, oltre che alle fiamme, soprattutto a quelli che del rito sono i veri protagonisti: fumo e faville.
Valli da pesca a Piave Vecchia
Didascalia: Le acque del Piave vengono immesse da secoli nelle valli da pesca della parte più settentrionale della laguna veneta per regolarne salinità e temperatura. Ma mentre una volta, durante il periodo di maggior lavoro, i vallesani dimoravano per mesi nei casoni lasciando le famiglie in terraferma, oggi, che gli spostamenti sono più facili, la sera tornano alle loro case nei paesi rivieraschi.
Nel quadro la luce è quella del crepuscolo: la giornata di lavoro è finita, i vallesani se ne sono andati ed è il momento del riposo.
Didascalia: Le acque del Piave vengono immesse da secoli nelle valli da pesca della parte più settentrionale della laguna veneta per regolarne salinità e temperatura. Ma mentre una volta, durante il periodo di maggior lavoro, i vallesani dimoravano per mesi nei casoni lasciando le famiglie in terraferma, oggi, che gli spostamenti sono più facili, la sera tornano alle loro case nei paesi rivieraschi.
Nel quadro la luce è quella del crepuscolo: la giornata di lavoro è finita, i vallesani se ne sono andati ed è il momento del riposo.
I partecipanti sono stati 46 con un totale di 65 opere.
Previsti premi acquisto per i primi tre classificati, più tre segnalazioni della Giuria per altrettanti quarti classificati ex aequo.
A "Valli da pesca a Piave Vecchia" al quarto posto ex aequo è stata conferita una Segnalazione della Giuria.
Motivazione: Marco Rosellini ha creato un paesaggio insolito che rompe gli schemi figurali della tradizione. E' un lavoro meditato che si apre alla contemplazione con segni ben calibrati e stimolanti che ci concentrano su uno scorcio vallivo. Questo modo di fare pittura si avvale di una sigla segnica fortemente vibrata, di una stesura persino violenta data dai cromatismi. Stimola nell'osservatore vibrazioni emotive, prima ancora dell'indubitabile apprezzamento estetico che suscita l'equilibrio compositivo della rappresentazione.
17 settembre 2013 La Giuria Presidente: Dott.ssa Mara Campaner
Prof. Francesco Fonzo
Dott.ssa Marika Battistella
Previsti premi acquisto per i primi tre classificati, più tre segnalazioni della Giuria per altrettanti quarti classificati ex aequo.
A "Valli da pesca a Piave Vecchia" al quarto posto ex aequo è stata conferita una Segnalazione della Giuria.
Motivazione: Marco Rosellini ha creato un paesaggio insolito che rompe gli schemi figurali della tradizione. E' un lavoro meditato che si apre alla contemplazione con segni ben calibrati e stimolanti che ci concentrano su uno scorcio vallivo. Questo modo di fare pittura si avvale di una sigla segnica fortemente vibrata, di una stesura persino violenta data dai cromatismi. Stimola nell'osservatore vibrazioni emotive, prima ancora dell'indubitabile apprezzamento estetico che suscita l'equilibrio compositivo della rappresentazione.
17 settembre 2013 La Giuria Presidente: Dott.ssa Mara Campaner
Prof. Francesco Fonzo
Dott.ssa Marika Battistella
E' stato il primo concorso al quale ho partecipato.